sabato 13 novembre 2010

Credo ci sia stato un fraintendimento: Mebius Gear


(sembra a me o un robot in copertina, facendo lo gnorri,  gli palpa una tetta?)

Le copertine accattivanti sono la disgrazia di noi lettori. Devi affinare un sacco i tuoi sensi e sviluppare l'abilità di schivare le pubblicazioni loffie che, nell'ultimo periodo, ci vengono sparate addosso con la frequenza di proiettili esplosi da un Uzi.

"Credo ci sia stato un fraintendimento" mi son detto dopo un paio di capitoli del corrente volume. All'inizio mi sembrava una buona idea, cioè dai, gli strizza una tetta in copertina. Sicuro che è una bella storia...
E invece si poteva fare meglio.


ECCO I FATTI:
Nella nostra realtà o in una differente (poco importa) esistono macchine che spuntano da tombini in simil stile yu-gi-oh! Ma senza carte evocazione o bambinetti sofferenti dalle ciuffe improbabili.
Questi agglomerati di ingranaggi possono, anche senza il tuo consenso, esaudire un tuo desiderio recondito, di qualsiasi natura esso sia. Poichè sembrano conoscere ciò che davvero brami nel profondo del tuo cuoricino.
Per la stipula però, esigono che il contraente non debba innamorarsi mai più per il resto delle vita, pena, alla persona amata capiteranno un sacco e una sporta di cose poco piacevoli.
Protagonisti della storia un ragazzo e una ragazza, che sembrano avere o volere il compito di fermare queste macchine.
Segue sottotrama dall'aria scontata e probabile finalone scialbo.

Il rebus settimanale: abbiamo uno con un buco allo stomaco, una tetta e un pianista col codino. Qualche idea?

Questo è quello che mi ha lasciato intendere il primo volume di questa storia.
Ci tengo comunque a sottolineare che prima di Mebius Gear non ho memoria di un primo numero che mi abbia fatto addormentare ben 3 volte durante la lettura nonostante le scene piccanti.


APPROFONDIMENTO:
Per fare un paragone questo manga ha la tenuta di strada che avrebbe un Ape Car, carica di gente sbronza, in una discesa montana del tipo "tornanti per tutti".
Seriamente, con tutta la buona volontà questa...cosa, è fatta male.
Peccato perchè, oltre alle tette in copertina io ci vedevo delle potenzialità nella storia.
E invece:

  • La sceneggiatura è pessima. Non decolla mai per tutto il volume. Fin dai primi capitoli si fatica a entrare nel meccanismo che: se scendi a patti col frullatore poi vuoi farti la bionda lei ci lascerà le penne dopo pochissimo. E se ti dice male, pure tu, puoi fare na brutta fine.
  • Il tratto è buono e piacevole finchè si parla di persone o seni femminili, diventa caotico e illeggibile quando entrano in scena le varie macchine e nelle scene di combattimento.
  • Sovrabbondanza di tette, la cui copiosa presenza sparsa per tutte le pagine del volume, sembra quasi voler spostare l'attenzione dal tiro generale del prodotto. Gli ammazzamenti abbastanza trucidi nell'insieme tendono ad essere complessivamente gratuiti e ripetitivi. Piattume.
  • La scelta di una cadenza (per ora) rigidamente episodica marca oltremodo l'inefficienza della sceneggiatura e le scarse e scontate idee che si sono sviluppate dalla bozza della storia.
Una scosciata ogni 10 pagine e il volume vende alla grande!

CONCLUDENDO:

Io ero convinto di trovarmi di fronte a qualcosa di più thrilleroso, credevo in una storia più articolata.
S lei tette, ok, ma ci vuole anche più sostanza e dei personaggi con una caratterizzazione più forte evitando magari certi stereotipi.
Purtroppo ci ritroviamo un prodotto per adolescenti in piena tempesta ormonale...

Parlando dell'edizione, Starcomics ci sforna un sovracopertinato di pregevole fattura, tipo Vinland Saga.
Suddiviso in 4 tomi da 5 euro cad.

Io non andrò oltre con l'acquisto, il primo volume mi è bastato.
Il rischio di avere 4 volumi di tette e squinzie non mi alletta per niente, considerando che le premesse erano ben altre e che per quello c'è già High School of Dead


Voto: 3/10


Tutte le immagini sono utilizzate per fini di recensione.
I diritti sono dei leggitimi detentori.



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